L’analisi vettoriale di impedenza tramite monogramma Biavector offre uno schema interpretativo immediato circa lo stato idrico e nutrizionale del soggetto. Numerosi studi hanno dimostrato che non esistono metodiche in grado di valutare in maniera precisa i vari componenti corporei quali la % di massa magra, grassa, idratazione ecc. Grazie ad un grafico esclusivo Biavector, si riesce a valutare direttamente e SENZA ERRORI lo stato di idratazione, quantità e qualità delle cellule all’interno di ogni tessuto. Conoscere la propria composizione corporea non significa solo conoscere il proprio peso ma ci permette di vedere in modo analitico ed oggettivo da cosa questo nostro corpo è composto (muscolo, grasso, acqua) e come queste componenti cambiano nel tempo. Bisogna innanzitutto spiegare che si tratta di un esame non invasivo ma sicuro e semplice. Basta infatti applicare 4 elettrodi adesivi al soggetto disteso su un lettino. E’ talmente sicuro che questo esame può essere tranquillamente effettuato a neonati, donne in gravidanza, anziani, ecc. Ma quali sono gli obiettivi di un esame BIA? 1) Identificare lo stato reale della composizione corporea all’inizio di un percorso nutrizionale che non si limita al solo peso corporeo ma che valuta in maniera precisa la quantità e qualità di liquidi, cellule e grasso dei quali il corpo è composto. 2) Modificare la normale alimentazione, controllare o correggere errori alimentari o squilibri metabolici. 3) Controllare l’equilibrio idro-elettrolitico, che è la base di partenza per migliorare vitalità, tonicità e forza muscolare. 4) Coprire tutti i fabbisogni energetici e nutrizionali. Ma cosa si intende per composizione corporea? Sappiamo che il peso dato dalla nostra bilancia è un dato spesso fuorviante e questo perché il nostro organismo è caratterizzato da diversi distretti corporei come ad esempio la nostra massa MAGRA (acqua, massa cellulare ed extracellulare) e massa Grassa. Sono le proporzioni di questi distretti a determinare nel tempo il nostro grado di benessere, nonché il rischio di malattia. Quello che noi vediamo nella bilancia non è altro che un modello BICOMPARTIMENTALE e cioè un modello che si suddivide in massa grassa (FM) e massa magra (FFM). Ovviamente non possiamo accontentarci di questo modello in quanto non ci permetterebbe di indagare meglio sulle singole componenti. Per questo motivo entra in gioco un secondo modello detto appunto TRICOMPARTIMETALE in quanto composto da massa magra e grassa che a sua volta sono suddivise in massa cellulare (BCM) e massa extracellulare (ECM) permettendone così l’analisi quantitativa e qualitativa. Se volessimo fare un paragone potremmo dire che la massa cellulare corrisponde al “motore” della nostra macchina, mentre la massa extracellulare il nostro telaio. All’interno di questo esame possiamo stimare anche il nostro METABOLISMO BASALE che unito al conteggio dell’attività lavorativa e sportiva porterà al calcolo del dispendio energetico giornaliero totale. Il test fornirà inoltre indicazioni precise sulla massa muscolare scheletrica ed appendicolare, sulla ritenzione idrica, sulla qualità delle membrane cellulari. Ulteriori parametri forniti saranno “nutrigam e hydragram”, angolo di fase standardizzato, indice di qualità muscolare, scambio sodio/potassio.
Tutti questi valori risulteranno decisamente utili per chi vorrà indagare sull’adeguatezza del proprio stile di vita alimentare e si dimostrerà indispensabile ed estremamente prezioso sia per lo sportivo che potrà valutare la qualità degli allenamenti, l’adeguata intensità e volume, rischi di sovrallenamento ma anche l’adeguato apporto energetico o carenze alimentari…che per il paziente affetto da patologie che potrà indagare gravità, concause ed indici prognostici nel decorso della malattia. Il primo esame ,quindi, ci darà un’istantanea sullo stato di salute, nutrizione ed idratazione dell’organismo, uno stato stazionario, ma ripetuto nel tempo ad intervalli più o meno regolari permette di tracciare le variazioni, ovvero l’evoluzione dello stato nutrizionale che naturalmente rispecchia lo stato di salute, con effetti preventivi annessi. Concludiamo affermando che l’analisi BIVA ha anche un valore prognostico e supportato da letteratura scientifica per Patologie renali e dialisi, Cancro, Hiv, Sclerosi amiotrofica laterale, Anoressia nervosa, Stato nutrizionale nel bambino e nell’anziano, Riabilitazione.