Leggi attentamente la pagina, si tratta di un importante contributo che il dott. La Porta mette a disposizione della comunità.
Sappiamo bene che il “peso” rilevato dalla bilancia è un valore spesso fuorviante: dobbiamo diversificare i distretti corporei di cui siamo composti e in particolar modo da massa magra (acqua, massa cellulare e massa extracellulare) e massa grassa.
Infatti sono le proporzioni di questi distretti a determinare nel tempo il nostro grado di benessere, nonché il rischio di malattia. Grosso modo possiamo dire che il peso totale della bilancia si suddivide in massa grassa (FM) e massa magra (FMM).
Tuttavia se ci accontentassimo di questo modello bicompartimentale potremmo soltanto osservare le proporzioni reciproche delle due masse e provare ad intervenire sugli sbilanciamenti (es. eccesso di massa grassa e stato infiammatorio conseguente), ma non potremmo indagare meglio le singole componenti.
Per questo motivo la tricompartimentale si é rivelata una svolta nello studio della composizione corporea: possiamo ancora distinguere massa grassa da quella magra, che a sua volta viene suddivisa in massa cellulare (BCM) e massa extracellulare (ECM) permettendone cosi l’analisi qualitativa oltre che quantitativa.
Volendo fare un paragone, la massa cellulare corrisponde al motore della nostra macchina mentre la massa extracellulare é il telaio.
L’analisi della bioimpedenza è ben diverso da una comune bioimpedenziometria (BIA), in quanto consente di rilevare direttamente i valori di resistenza (R) reattanza (XC) ed angolo di fase (PHa) e non soltanto l’impedenza.
Ciò lo rende sicuramente uno dei metodi diagnostici più usati ed affidabili, che permette di valutare la composizione corporea in termini di acqua totale (suddivisa qualitativamente in termini di acqua intra ed extra cellulare), di massa grassa e massa magra (ancora una volta con suddivisione qualitativa di massa cellulare attiva e massa extracellulare.
Verrà inoltre stimato con precisione il metabolismo basale del soggetto che unito al conteggio dell’attività lavorativa e sportiva porterà al calcolo del dispendio energetico giornaliero totale. Il test fornirà pertanto indicazioni precise sulla massa muscolare scheletrica ed appendicolare, sulla ritenzione idrica, sulla qualità delle membrane cellulari, mentre ulteriori parametri forniti saranno “nutrigram e hydragram2, angolo di fase standardizzato, indice di qualita’ muscolare, scambio sodio/potassio”.
Questi valori risultano decisamente utili e significativi per chi volesse valutare l’adeguatezza della propria alimentazione e stili di vita e si rivelano indispensabili ed estremamente preziosi sia per lo sportivo ( che potrà valutare la qualità degli allenamenti, l’adeguata intensità e volume, rischi di sovrallenamento ma anche l’adeguato apporto energetico o carenze alimentari)…che per il paziente affetto da patologie che potrà indagare sulla gravità, concause ed indici prognostici nel decorso della malattia.
La prima esecuzione del test fornisce quindi un’istantanea sullo stato di salute, nutrizione e idratazione dell’organismo, uno stato stazionario che ripetuto nel tempo ad intervalli più o meno regolari, permette di tracciare le variazioni ovvero l’evoluzione dello stato nutrizionale che naturalmente rispecchia lo stato di salute, con gli effetti preventivi annessi.
Se consideriamo che anche la massa grassa in eccesso e’ un vero e proprio organo infiammatorio ecco che la stima assume un valore pratico, soprattutto se associato alla valutazione qualitativa della massa magra e ulteriori indicazioni fornite sullo status infiammatorio come le variazioni di acqua extracellulare.
Utilità: come già accennato alcuni parametri rilevati hanno valore prognostico supportato da letteratura scientifica per:
Oltre al campo clinico è sempre più valorizzato l’ambito sportivo, sia amatoriale che professionale.
Esecuzione: è rapida e non invasiva: due coppie di elettrodi collegati all’analizzatore di impedenza (bioimpedenziometria vettoriale, biva) vengono poste sul dorso della mano e del piede destro, quindi viene fatta passare una corrente impercettibile che sarà soggetta a resistenze dovute ai tessuti corporei. L’esecuzione del test non necessita di alcuna preparazione particolare, per ottenere un risultato accurato sarebbe consigliato mantenere una corretta idratazione anche nei giorni precedenti ed evitare allenamenti troppo intensi nelle ore precedenti.
Sono richiesti dati antropometrici del soggetto (peso ed altezza), il soggetto viene fatto stendere su lettino a piedi nudi per qualche minuto, affinché si assestino i liquidi corporei, quindi viene inviata una corrente ed i valori derivanti sono analizzati da apposito software.
Naturalmente l’interpretazioni dei dati corretta ed una casualità con regime alimentare e stile di vita rimangono a discrezione del professionista e della sua preparazione.
Antonio La Porta utilizza WordPress